Sounding out places / Interrogare i luoghi

 

Bari fishing port 
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Claire Bosi. Sounding out places.


Where did the idea of a new research path come from? While among abandoned fishermen's tools and boat wrecks, I listened to Claire Bosi tell about her past, present and future projects, those that have resulted in installations, those that have become ways to meet and put together the diversity of experiences, those that have remained splendid drawings such as the library on the tree in the center of a shared garden, and others and more, I tried to go beyond any mental and real search path she had made to understand the root or the starting point of her projects.

Claire Bosi,  Italian-French artist, for the first time landed in Bari and Puglia, sitting under the tent structure leaning against the wall that begins to stretch with the pier to end up in the sea, the Radio house dismantled and reassembled in different places in the city - a sort of traveling logo / container of the Radiomateriality project - she let the images of her works slip behind her and, one after the other, between gusts of wind that tried to tear us away from that mental place, the projects unfolded and filled with meaning.

Sometimes there was a question to start a new research path, often a curiosity.

Who are the people who inhabit that monolithic structure? What is there in disused architecture that leads you as a repetition compulsion to return to the place and in photographing it try to draw the hidden insight? And between the memory and the reality that you are going through? How to render the complexity of a city and, at the same time the uniqueness of its places through sound? And again, in what contexts can we put together the offer of knowledge with the sole pleasure of exchange without the use of money? Not everything I was able to hold back. It was the fault of the wind that wanted to drag us away and the cold of the evening that suddenly fell upon us and just could not calm us down. We who were trying to quickly recover dissonances and distances between different and even distant mental places. The evening surprised us in attempts to grasp ideas and thoughts that came down to meet us from the volcano of Claire's mind.

We are left with the promise of the installation on the Bari’s lighthouse, the anticipation of his new offshore research to record the work of fishermen and more and more.

This young woman gave us the secret of what the raw material of a search on the streets of cities is made of, the inexhaustible questioning, questioning the relationship with things, while they seem to touch you and instead meet your story. ( Francesca Di Ciaula - June 28th 2013)

 

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Claire Bosi. Interrogare i luoghi.

 

Dove nasce l'idea di un percorso nuovo di ricerca? Mentre tra attrezzi abbandonati di pescatori e relitti di barche, ascoltavo Claire Bosi raccontare dei suoi progetti passati presenti e futuri, quelli che si sono tradotti in installazioni, quelli che sono divenuti modi per incontrarsi e mettere insieme la diversità di esperienze, quelli che sono rimasti splendidi disegni come la biblioteca sull'albero al centro di un orto condiviso, e altri e altri ancora, cercavo di andare al di là di ogni percorso mentale e reale da lei compiuto per comprendere la radice o il punto di partenza di un suo progetto.

Claire Bosi, artista italo-francese, per la prima volta approdata a Bari e in Puglia, seduta sotto la struttura tenda addossata al muretto che inizia ad allungarsi col molo per finire nel mare, la Radiocasa smontata e rimontata in un luogo diverso della città - una sorta di logo itinerante del progetto/contenitore Radiomateriality - si faceva scivolare alle spalle le immagini dei suoi lavori e uno dopo l'altro, tra raffiche di vento che cercavano di strapparci da quel luogo mentale, i progetti si dispiegavano e colmavano di senso.

A volte c'è stata una domanda a dar il via ad un nuovo percorso, spesso una curiosità.

Chi sono le persone che abitano quella struttura monolitica? Cosa c'è in architetture dismesse che ti porta come una coazione a ripetere a ritornare sul luogo e nel fotografarlo cercare di trarne l'insight nascosto? E tra la memoria e la realtà che stai attraversando? Come rendere in un insieme attraverso sole tracce sonore, la complessità di una città e l'unicità dei suoi luoghi allo stesso tempo? E ancora, in quale contesti poter mettere insieme l'offerta di saperi con il solo piacere dello scambio senza uso del denaro? Non tutto sono riuscita a trattenere. Colpa del vento che voleva trascinarci via e del freddo della sera che all'improvviso è calata su di noi e proprio non riusciva a rasserenarci, noi che cercavamo di recuperare in fretta dissonanze e distanze tra luoghi mentali diversi e anche lontani. La sera ci ha sorpreso nei tentativi di afferrare idee e pensieri che venivano giù ad incontrarci dal vulcano della mente di Claire.

Ci siamo lasciati con la promessa dell'installazione sul faro con le foto scattate da lì, l'anticipazione della sua nuova ricerca in mare aperto a registrare il lavoro di pescatori e altro e altro ancora. Ci ha regalato questa giovane donna il segreto di cosa è fatta la materia prima di una ricerca per le strade delle città, l'inesausto chiedersi, l'interrogarsi sul rapporto con le cose, mentre queste sembrano sfiorarti e invece incontrano la tua storia. ( Francesca Di Ciaula - 28 giugno 2013)